Cammino sull’Alta Via delle Marche: partenza da Belforte all’Isauro e arrivo a Borgo Pace.
Giorno 3 – Tappa 3 – 06 Luglio 2023
Lunghezza: 16 km
Dislivello: +700 m, -500 m
Itinerario: Belforte all’Isauro, Castello della Pieve, Borgo Pace
Diario di cammino
La giornata prevede pioggia nel primo pomeriggio, anche temporali. Quindi mi sveglio presto per partire presto. La tappa non è impossibile, dovrei arrivare in tempo. Apprezzo l’importanza di un bar prima di partire: colazione abbondante, scorta di cibo per il cammino, utilizzo del bagno e della corrente elettrica per caricare il cellulare.
Salgo al Castello del Barone di Beaufort, da lì inizia la tappa. Subito dopo c’è il sentiero, ma un cartello parla chiaro: “proprietà privata”. Incurante passo comunque, anche perché non ho alternative. Il sentiero è ben evidente quindi o il proprietario va continuamente su e giù o la proprietà non è poi così privata. Salita ripidissima. In poco tempo il panorama si apre. Tolgo il pile e metto la crema solare. Il percorso è selvaggio, a tratti brullo, coinvolgente. Non incontro umani, ma un bel cinghialotto sicuramente è passato di qui.
La segnaletica originale mi conduce in pochi chilometri a Castello della Pieve, un antico borgo di epoca medievale. Recentemente restaurato, il borgo oggi è adibito ad agriturismo biologico. Ci sono un’antica torre, una chiesetta e alcune case in pietra con porte aperte. Approfitto per visitarle. In questo borgo, storicamente, fu deciso l’esilio di Dante Alighieri.
Manca poco e in lontananza si vede tanto fumo. Non saranno mica le carbonaie che avrei dovuto trovare domani a Parchiule? Sì, sono le carbonaie, ma queste sono coperte, sottoterra. Mi fermo a parlare con il giovane carbonaio che mi spiega le fasi della lavorazione, svolte oggigiorno con mezzi moderni, per ricavare la carbonella (non il carbone).
Arrivo a Borgo Pace, giusto in tempo per evitare l’acquazzone. Ore infinite di relax e pace sotto il portico del comune. Alcuni giovanissimi ragazzi giocano e discutono di musica rock.
Non piove più. Trovo una pizzeria e ceno. E’ ora di dormire. Mi reco alla confluenza dei torrenti Meta e Auro che, riuniti, da qui in poi formeranno il Metauro. C’è un bel prato verde. Avevo scelto Borgo Pace proprio per dormire qui stanotte.